La rivista Cosmotaxi di Armando adolgiso torna a parlare di Stanza-ci sono cieli dappertutto

Il grande Armando Adolgiso (non sapete chi è l’autore del celebre libro “Film senza film” – Mondadori, collana strade bianche)? Cercatelo allora) il grande Adolgiso, dal suo cosmotaxi ha scritto e diramato questo articolo col titolo La Stanza di Sebaste, qui:

Chi è Giovanna Iorio e perché parlano così bene di lei?

Artista italiana che vive a Londra ha realizzato una mappa sonora mondiale della poesia che si chiama Poetry Sound Library. Conta moltissime voci. Ad esempio: Eliot, Montale, Dylan Thomas, Allen Ginsberg… Ginsberg? Volete ascoltarlo?… Basta qui un CLIC e poi andare sul suo nome.
Ma le cose non si fermano qui. Perché Giovanna, affascinata dall’epifania di quelle voci le ferma visivamente. Nascono così quelli chiamati Voice Portraits (ma si può dire anche Ritratti Vocali, o è proibito?) ritratti di voci dei poeti: frutto dell’incontro fra acustica ed ottica, segno sonoro e segno visivo. Ascoltare con gli occhi vedere con le orecchie non generando solo un rapporto simbiotico, vale a dire solo uno stretto rapporto fra campi sensòri, bensì proponendo in chi guarda/ascolta una sinestesia: “fusione in un’unica sfera sensoriale delle percezioni di sensi distinti”.

In foto: Iorio, Voce di Amelia Rosselli

Come crea Giovanna Iorio queste singolari opere, l’ha spiegato con queste parole: Per ritrarre una voce parto da una traccia sonora di pochi minuti. Realizzo uno spettrogramma. Vale a dire l’impronta digitale di una voce. È un grafico che fa visualizzare la voce. I colori sono il risultato di un algoritmo che studia toni e sfumature. Poi ci sono anche scelte estetiche e rielaborazioni. Per fare un esempio: ogni voce entra in una specie di camera oscura in cui immergo i suoni. Il risultato è ogni volta spettacolare. È come se l’anima di una persona si materializzasse davanti ai miei occhi. Ho intenzione di fare i ritratti a tutti i poeti del passato che amo, per vedere la forma e i colori della loro voce.

Per conoscere queste opere, la più vicina occasione in Italia è data dal Narnia Festival che si avvale della direzione artistica di Cristiana Pegoraro e si svolge nella città umbra dal 21 luglio al 2 agosto.
L’installazione si chiama “Poesia nell’aria” e si potrà vedere in un posto d’eccellenza di Narni, vale a dire alla Stanza, una creazione dello scrittore Beppe Sebaste.
La Stanza, nata nel novembre 2016, ha per motto “Ci sono cieli dappertutto”, forse sono gli stessi che il suo ideatore muove da anni con le sue pagine.

Giovanna Iorio
Poesia nell’aria
Stanza – Ci Sono Cieli dappertutto
Info: info@stanza.cloud
Via del Campanile 13
Narni