FATTI DI TERRA Progetto Lessness
“Si viene al mondo grazie a quella terra e si è di quella terra ora e per sempre. Venendo al mondo è quella terra; non venendo al mondo è pure quella terra”. “Fatti di terra, non si può perdere né acquistare terreno. […] La nostra pratica, così come la nostra strada, è inventare il senso della terra d’origine, la terra natia”
(Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi, Fatti di terra, 2015)
Domenica 29 ottobre, dalle ore 12 e per tutta la giornata, si inaugura al centro per le arti Stanza – Ci sono cieli dappertutto a Narni una collettiva che espone opere degli artisti Gianfranco Baruchello, Paolo Canevari, Gea Casolaro, Primarosa Cesarini Sforza, Daniele De Lonti, Costanza Ferrini, Lindo Fiore, Ines Fontenla, Luigi Ghirri, Hans-Hermann Koopmann, Salvatore Piermarini, Claudio Pieroni, Silvia Stucky, collettivo Ticon3, Naoya Takahara, Marco Tirelli. .
La mostra vuole esplorare e portare all’attenzione l’avventura dell’abitare la terra (“abitare”: verbo non di “stato in”, ma di “moto a luogo”), l’ossimoro della terra come utopia vissuta, la terra come sogno, la “sacralità” della terra come luogo di contemplazione (dove cioè si edificano templi), lo stupore infine del suo tremore, la sua vita indipendente dall’uomo, quelle scosse che hanno turbato e attraversato – e sempre attraverseranno, essendo la naturale espressione di ogni lembo di terra sulla Terra – la terra su cui “sta” la Stanza nella sua nomade stanzialità, nel sud dell’Umbria. L’umano stupore è insito già dal nome nei “fatti di terra”: ex terrae facti – cioè “esterrefatti”.
All’inaugurazione, interverranno in una sorta di reading e seminario collettivo, insieme al sax di Enrico Ghilardi, poeti e scrittori amici della Stanza, da Silvia Bre a Claudio Damiani.
Per la durata della mostra Fatti di terra avranno luogo nella Stanza performance, lezioni, conferenze e altri eventi sul tema che coinvolgeranno tra gli altri:
i sismologi Patrizia Tosi e Valerio De Rubeis, ricercatori all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dell’Università d Roma (3 dicembre), insieme al fisico Ignazio Licata; il Maestro Zen Fausto Taiten Guareschi, erede di Deshimaru Roshi, autore tra l’altro della trilogia Fatti di terra, Fatti di nebbia, Fatti di fuoco (data da definire); l’architetto Giovanni Careri (gruppo Stalker/Osservatorio nomade), autore di Landscape, che parlerà su “Il camminare come pratica estetica” (data da definire); Silvia Bordini, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza di Roma e collaboratrice della Stanza, che parlerà su “Arte, terra, pane” (data da definire); il regista Valerio Jalongo, di cui sarà proiettato in anteprima il film documentario sul CERN di Ginevra.
A partire dal 4 novembre, ogni sabato, si potrà partecipare attivamente al corso di panificazione (dedicato cioè a uno dei principali nutrimenti della Terra) tenuto da Om Guglielmo Venturini, della comunità Ganga Ma e Associazione “Forme dell’Anima”, che da qualche anno porta avanti un programma esemplare di “agricoltura spirituale”.
Evento straordinario della Stanza: proiezione del film My Italy di Bruno Colella, in presenza del regista e di alcuni artisti e attori del film (18 novembre ore 12, in collaborazione col cinema “Mario Monicelli” di Narni)
Orari della mostra:
Stanza – Ci sono cieli dappertutto
Via del campanile 13 – Narni (Terni)
da venerdì a domenica ore 11-13
oppure su appuntamento.