La Casa e le Stagioni – Casa Ghirri
Mostra alla Stanza dedicata a Luigi Ghirri a 25 anni dalla scomparsa.
La Casa e le Stagioni. È il nome che Luigi voleva dare a “un luogo per le arti” da creare nel fienile di fronte a casa sua, uno spazio in cui invitare amici a esporre o creare immagini e suoni, e dove, ha scritto Giorgio Messori, “ci si poteva accorgere ancora delle stagioni, dei fiori che sbocciano e appassiscono, delle cose che muoiono per poi rinascere. Luigi credeva che se molti adesso sono infelici è perché vivono fuori dal tempo delle stagioni”. Purtroppo, detto banalmente, nessuno di noi fu allora in grado di acquistare quel fienile.
Per uno di quei twist of fate che piacevano a Luigi, questa mostra avviene in un “luogo per le arti” che prosegue quel progetto. È dentro un edificio trecentesco che comprende un convento francescano, nel centro storico di Narni ma affacciato sulla valle del fiume Nera. Si chiama Stanza, parola che, a partire da Dante, non significa più solo lo spazio in cui il poeta (come prima di lui il mistico e il monaco) viveva il suo dialogo con l’Assoluto, ma anche la forma della sua opera, la stanza, sinonimo di “poesia”. Perché non dovrebbe essere valido per la fotografia e per ogni arte?
La mostra la Casa e le Stagioni – Casa Ghirri è aperta nei fine settimana fino al 31 marzo, oppure per appuntamento, scrivendo a: info@stanza.cloud
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Un giorno, stavamo passeggiando in un paesino dell’Emilia, Luigi Ghirri fu salutato da un vecchio compagno di scuola che gli chiese cosa facesse nella vita. Il fotografo – rispose. Ah, e dove ce l’hai il negozio? Non ce l’ho. E allora dove le fai le foto? Mah, fuori, all’aperto, dove capita, anche per strada, disse vago. Al che l’altro, costernato, lo guardò come se fosse un povero disgraziato.
Beppe Sebaste